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Concetto Pozzati

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Biography

Concetto Pozzati (Vò di Padova - Italia, 1935 — Bologna - Italia, 2017).

Protagonista nella seconda metà degli anni Cinquanta della Nouvelle Figuration, Concetto Pozzati diviene successivamente uno dei maggiori rappresentati della Pop Art italiana ed europea. Dagli anni Sessanta il suo linguaggio, fatto di continue commistioni, contaminazioni ed incroci culturali, diviene sempre più individuale e riconoscibile. Pozzati è sempre critico e pungente e il suo lavoro richiede una lettura lenta che, volutamente, allerta intrighi e interrogazioni. Famoso per i suoi cicli pittorici, tra i più suggestivi ricordiamo Torture (2004), in cui l’artista stesso dichiara che non è più il momento dell’ironia e della dissacrazione, ma è il tempo della tragedia, e De-Posizioni (2006), in cui colloca nel quadro un “corpo” in un luogo non consueto, in luogo “altro” che depone in “posizioni” diverse come se fosse una rimozione della voluta teatralità. Partecipa alle principali manifestazioni internazionali, tra le quali: Biennali di Venezia del 1964-’72-’82-’07, Biennale di San Paolo del Brasile nel 1963 e ’94 di Tokyo nel ’63, documenta a Kassel nel ’64, Biennale di Parigi nel ’69, oltre alle rassegne italiane di Città del Messico, Vienna, Barcellona, Chicago, Parigi, Londra, Kyoto, Francoforte, Berlino, Marsiglia.

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Concetto Pozzati (Vò di Padova - Italy, 1935 - Bologna - Italy, 2017).

A leading figure in the second half of the 1950s of Nouvelle Figuration, Concetto Pozzati subsequently became one of the major representatives of Italian and European Pop Art. From the 1960s onwards, his language, made up of continuous mixes, contaminations and cultural crossovers, became increasingly individual and recognisable. Pozzati is always critical and pungent and his work requires a slow reading that deliberately alerts intrigue and questioning. Famous for his pictorial cycles, among the most evocative are Torture (2004), in which the artist himself declares that it is no longer the time for irony and desecration, but the time for tragedy, and De-Posizioni (2006), in which he places a "body" in the painting in an unusual place, in an "other" place that he places in different "positions" as if it were a removal of intentional theatricality. He took part in major international events, including: Venice Biennials in 1964-'72-'82-'07, Sao Paulo Biennial in 1963 and Tokyo Biennial in '63, documenta in Kassel in '64, Paris Biennial in '69, as well as Italian exhibitions in Mexico City, Vienna, Barcelona, Chicago, Paris, London, Kyoto, Frankfurt, Berlin, Marseilles.

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