CLAUDE VIALLAT è nato a Nîmes, in Francia, nel 1936. Già dal 1964, all’età di 28 anni, insegna all’École des Arts Décoratifs a Nizza. Proprio a Nizza esordisce nel 1966, con la personale alla Galleria A. In questi anni si forma la cosiddetta École de Nice, sotto la cui egida Viallat espone a Vence (Galleria de la Salle), Lione (Palais de Bondy, Galleria L’Œil écoute, Galleria Guinoichet), Bordeaux (Galleria des Beaux Arts) e naturalmente Nizza (Club Antonin Artaud). Abbandona presto il cavalletto e dipinge tele al suolo o all’aria aperta, sottoponendole a interventi decisi col colore, visibili anche sul verso. Alla fine degli anni Sessanta è già riconoscibile il suo “marchio” a forma di fagiolo. Diventa direttore dell’École des Beaux-Arts di Nîmes e professore all’École Nationale Supérieure de Beaux-Arts di Parigi.
È uno dei più precoci maestri del gruppo Supports/Surfaces e partecipa alle mostre ad esso dedicate dal Musée d’Art Moderne di Parigi (1970), al Théâtre di Nizza e alla Cité universitaire di Parigi (1971). Già nel 1974 il Musée d’Art et d’Industrie di Saint-Étienne gli dedica una “Rétrospective”. Opera anche una riflessione sul supporto, fino a liberare la tela dal telaio. Negli anni Ottanta il colore diventa protagonista delle sue tele, appese al muro libere da cornice. Espone al Musée Nationale d’Art Moderne, Centre Pompidou, di Parigi (1982), alla Fundació Joan Miró di Barcellona (1983), alla Galleria Kamakura di Tokyo (1981, 1986 e 1989) e alla Galleria Leo Castelli di New York (1982).
In Italia esordisce in una personale a Milano nel 1973 (Galleria Templon) e nello stesso anno è invitato a “La riflessione sulla pittura”, ad Acireale. Nel 1975 partecipa alla collettiva itinerante “Analytische Malerei” (Galleria La Bertesca, a Genova, Milano e Düsseldorf). Nel 1988 rappresenta la Francia alla XLIII Biennale di Venezia. Di recente ha esposto in patria a Parigi (Galerie Daniel Templon, 2006) e a Clemont-Ferrand (Musée d’art Roger-Quilliot, 2005); all’estero a Chicago (Galleria Hoos, 1996), Tangeri (Institut français, Galleria Delacroix, 1999), Rio de Janeiro (Centro Cultural Banco do Brasil, 2000); in Italia, a Roma (Palazzo Rospigliosi, 2001, Galleria Marchetti, 2005), Udine (Galleria Plurima, 1997 e 2002) e Bergamo (Galleria Fumagalli, 2003). Alla Fondazione Zappettini ha già esposto in occasione di due mostre collettive: “Pittura 70 - Pittura pittura e astrazione analitica” (Chiavari, 27 marzo - 2 maggio 2004, a cura di Giorgio Bonomi), riproposta in seguito alla Civica Galleria d’Arte Moderna di Gallarate; “Supports/Surfaces - Quattro artisti ieri e oggi - Dezeuze, Dolla, Saytour, Viallat” (Milano, 5 maggio - 31 luglio 2005, Chiavari, 28 maggio - 31 luglio 2005, a cura di Marco Meneguzzo). Vive e lavora a Nîmes.